Voce inglese che significa:
legge comune. Insieme di
regole di diritto non scritto, sancite dalla consuetudine e dalla giurisprudenza
costante dei tribunali, che costituisce la base del diritto nei Paesi di cultura
britannica, eccezion fatta per la Louisiana e il Canada francese.
• St. - Le fonti del diritto britannico sono
tre: la
C.L., la giurisprudenza e le leggi votate dal parlamento. Di
origine assai antica, ma oscura, la
C.L. risulta dalla fusione di
elementi diversi: diritto normanno, diritto danese, diritto sassone. Il potere
regio la rese comune a tutto il regno d'Inghilterra nel XIII sec. Le sentenze
emesse a partire da quel periodo dalle correnti di giustizia dette di
legge
comune furono conservate in raccolte o record. La
C.L. trova pertanto
un'applicazione assai stretta, in quanto è necessario riferirsi sempre a
un precedente e la consuetudine non è suscettibile di alcuna modifica per
poter tener conto di un caso specifico o di obblighi morali. Per questo apparve
nel XIV sec. un nuovo sistema di diritto che si è sviluppato più
recentemente (particolarmente in materia di diritto penale e di diritto
commerciale), e cioè quello costituito dagli
Statutes, votati dal
parlamento. Tuttavia, per interpretare questi
Statutes, i tribunali
continuano a far ricorso alla
C.L.